1 maggio 2009

Scende la pioggia? Ma che fa!

Cimitero di Montrone: infiltrazioni di acqua, calcinacci e marmi che si distaccano.
Nonostante le proteste dei cittadini, l’Amministrazione se ne infischia.

Praticamente dalla sua prima comparsa sulla terra, l’uomo ha avuto il culto dei morti o, per meglio dire, della morte, dell’aldilà. Ha sempre creduto in una vita nuova da godere dopo la fine di quella terrena e per questo ha sempre interpretato la morte non come una fine, ma come un nuovo inizio. Sappiamo che era quindi usanza di molte civiltà seppellire i propri cari con oggetti di uso comune, armi e gioielli, nella convinzione che tutto quanto potesse servire loro nella vita dopo la morte. Orbene cittadini adefliesi, dobbiamo riprendere un po’ le vecchie abitudini dei nostri antenati e ricominciare a corredare i nostri morti di alcuni oggetti utili per il loro viaggio nell’aldilà. Per esempio potremmo suggerire a chi, concludendo il suo viaggio sulla terra, dovesse necessariamente alloggiare in un loculo nelle gallerie del blocco n° 19 nel cimitero del rione Montrone, di portarsi in dote un bell’ombrello o, in alternativa, di indossare sull’abito buono un impermeabile. Certo questo nostro suggerimento potrà sembrare bizzarro, ma purtroppo nei loculi delle suddette gallerie piove, e anche da un bel po’. E siccome (salvo ospitare una nuova edizione di Miss Italia) il Comune non ha denaro da spendere per riparare le impermeabilizzazioni sui solai, ecco che bisogna attrezzarsi. Comunque, ironia a parte, la situazione è davvero incresciosa. Segnaliamo che le lamentele dell’utenza non riguardano solo l’acqua che si infiltra attraverso i solai, cola lungo i marmi e scorre nei corridoi, ma anche il distacco dell’intonaco, le macchie di umidità che avanzano a vista d’occhio, gli stessi rivestimenti in marmo che rischiano di distaccarsi dai loculi. Tutto questo stato di degrado, a quanto pare, non interessa i nostri amministratori. Infatti sono mesi che i cittadini segnalano il problema, ma nessuno sul Comune si decide a prenderlo a cuore ed a risolverlo, mentre i cari estinti, cui si dovrebbe assicurare un decoroso riposo eterno, giacciono confortati dall'incuria e dall'indifferenza.

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