1 settembre 2009

Pd verso il congresso e oltre

Il Partito democratico si appresta a celebrare il 1° congresso tra presente e futuro prossimo. Fermento in tutta Italia per le Convenzioni di Circolo, in attesa delle Primarie del 25 ottobre

Se per tutti l'estate 2009 è stata una delle più calde che si ricordino, per il popolo democratico, e non solo, lo sarà anche il prossimo autunno. Le attese, le scelte, il rincorrersi di voci più o meno attendibili su posizioni e ruoli assunti da alcuni uomini di partito, hanno prepotentemente imposto sulle prime pagine dei giornali, sulle spiagge e nelle piazze, la discussione sul futuro del Partito Democratico.
A due anni dalla nascita e dopo aver vissuto al suo interno alcune scosse di assestamento, i democratici si avviano verso il loro primo congresso, durante il quale sarà eletto il nuovo segretario dopo le dimissioni di Walter Veltroni e l'investitura pro tempore di Dario Franceschini.
Al Pd va l'universale riconoscimento di forza politica di opposizione cui è affidato il compito di guidare la ricostruzione di una seria alternativa di governo al centrodestra, e non c'è da stupirsi della diffusa consapevolezza che gli esiti del congresso di ottobre propagheranno i loro effetti ben oltre i confini del partito che si appresta a celebrarlo. Sorprende, invece, quanto questa visione nazionale somigli per certi versi a quella locale.
Lo straordinario risultato elettorale del Pd adelfiese nella consultazione provinciale di giugno scorso - quasi il 49% dei consensi - in netta controtendenza con il dato nazionale, gli assegna un ruolo guida, cui molti guardano per la costituzione di una forza nuova, competitiva e competente in grado di proporsi come valida alternativa ad una maggioranza che, pur interamente schierata e compatta intorno al suo candidato, ha ricevuto dagli elettori una chiara bocciatura, con la quale sta ancora facendo i conti.
Il centrosinistra si è confermato ancora una volta maggioranza assoluta nel nostro comune, dato non trascurabile che impone un doveroso tentativo di ricucitura anche con chi, avendo in più di una occasione mostrato velleità da solista, rivelatesi poi grossolani e dolorosi boomerang, sarà costretto ad un bagno di umiltà. Impresa difficile?
No, quando le idee sono chiare e l'investitura viene dettata in modo inequivocabile dai cittadini. Perché è soprattutto dai cittadini che il Pd intende ripartire, da tutti quegli adelfiesi che amano questa città e sono desiderosi di impegnarsi per cambiarla davvero.
Con essi intende stringere un patto per la rinascita di Adelfia, per la costituzione di un laboratorio di persone, idee e progetti che daranno vita al programma elettorale e alla nuova compagine di governo. Appare chiaro, dunque, che nel futuro del Partito Democratico c'è una sola parola d'ordine: rinnovamento. I vecchi “signori della politica adelfiese” ripongano pure le parrucche negli armadi.

Nessun commento: