30 dicembre 2011

In vista del 2012, ad Adelfia è tempo di “bilanci”

Parola all’assessore dott. Santorsola che ha fatto il punto sul bilancio economico, sui tributi e le risorse, la gestione degli immobili e l’innovazione tecnologica del Comune di Adelfia.

Di Michele Macchia.
Intervista di M.Macchia, S.Ilacqua e V.Coppi.



Gli ultimi giorni di Dicembre sono di consueto quelli riservati ai bilanci di fine anno.
Ormai prossimi alla fine di questo 2011 anche ad Adelfia, che ha visto l’insediamento della coalizione di centro-sinistra del Sindaco Vito Antonacci dopo nove anni di amministrazione Nicassio, è tempo di bilanci.

Ne abbiamo parlato con il dott. Giuseppe Santorsola Assessore al Bilancio, alle Finanze e ai Tributi, alle Risorse Economico-Finanziarie, all’Innovazione Tecnologica e alla Informatizzazione del Comune di Adelfia.

47 anni, laureato in Economia e Commercio, Sales Mutual Found Coordinator presso Ubi pramerica, il dott. Santorsola ha fatto un “bilancio semestrale” del proprio assessorato, spaziando tra il bilancio economico, i tributi e le risorse del nostro Comune, fino alla gestione degli immobili comunali ed allo stato di innovazione tecnologica in cui versa la casa Comune.

Curiosa la definizione dello stesso assessore che, prima di rispondere alle nostre domande, ha attribuito l’aggettivo “subdolo” al proprio assessorato facendo invece pesare, e non poco, la propria importanza nell’economia generale delle altre programmazioni in capo agli altri assessori del nostro Comune.


BILANCIO, COSTI E RISORSE COMUNALI

Assessore Santorsola qual è la situazione del bilancio del Comune di Adelfia alla data di insediamento del suo assessorato?
“Al mio insediamento i conti pubblici non presentavano particolari sofferenze ma sostanzialmente erano in ordine. L'unico dato che mi preoccupa è quello relativo alla definizione di contenziosi che si protraggono da molto tempo. La risoluzione di tali contenziosi, che prima o poi avverrà di sicuro, potrebbero causare più di qualche problema al bilancio dato che gli importi, già in questo momento rilevanti, crescono sempre di più in termini di tariffe e interessi vari.”

Quali sono i costi, in termini di spesa, che gravano maggiormente sul bilancio comunale?
“Come in una comunissima famiglia, i costi che pesano maggiormente sono quelli relativi alle utenze (telefonica, energia elettrica, gas, ecc..) oltre quelli per il personale e la manutenzione degli immobili. Per il comune però, tali utenze non sono solo quelle riferite all’immobile municipale ma anche delle scuole. Mi ha sorpreso invece, apprendere come il Comune di Adelfia disponesse di 43/46 linee telefoniche indipendenti invece di disporsi di un sistema centralizzato che permettesse contestualmente di avere lo stesso servizio ma di risparmiare sui canoni pagati per tutte le linee. Assolutamente una spesa da contenere e rivedere. Su tale direzione, considerando i vari termini contrattuali, si è provveduto ad eliminare già 10/12 linee non utilizzate e ad aderire alla convenzione Consip che ci consentirà di risparmiare un 10% in più sull'utenza telefonica. Un’azione chiaramente temporanea visto l’obiettivo di realizzare quel sistema centralizzato che metterebbe definitivamente fine alle numerose linee telefoniche. La copertura economica di tale progetto di rinnovamento del servizio telefonico sarà ottenuta proprio attraverso quelle somme risparmiate dalle casse comunali nelle voci di spesa telefonica. Anche per l'energia elettrica ci sono almeno 3 operatori diversi. Situazione questa che non aiuta di certo. Sulla stregua delle utenze telefoniche, anche per questo servizio si sta pensando ad una riprogettazione che permetterebbe di risparmiare circa € 70.000,00 all'anno. Per quanto riguarda il gas l’incidenza maggiore è rappresentata dal consumo delle scuole. Relativamente alle grandi utenze (acquedotto, energia elettrica, gas metano, fogna) installate sul nostro territorio si cercherà di recuperare delle entrate, in quanto l’aggiornamento tariffario è sorprendentemente fermo al ’94-‘95. Nell’intento di garantire al cittadino un servizio più flessibile e "moderno", questa amministrazione fin da subito ha cercato di individuare e limitare quegli “sprechi” a bilancio, investendo di fatto tali somme su un più accurato piano di ristrutturazione delle utenze stesse”.

Si parla spesso, in maniera del tutto generica, di bilanci e casse comunali come se fossero pozzi senza fondo, dimenticando come quel fondo abbia davvero un limite già da molto tempo. Ci potrebbe chiarire il concetto di patto di stabilità interno per gli enti locali?
"Purtroppo i bilanci comunali non sono pozzi senza fondo. Qualsiasi spesa, prevista in bilancio, deve avere una copertura finanziaria e deve essere monitorata fino al pagamento finale, visti anche i controlli della Corte dei Conti. Il Patto di stabilità interno è una sorta di “spada di Damocle” che pende sulla testa degli enti locali dal 1992 attraverso il “Trattato sull'Unione Europea” (Maastricht), con il quale tutti i paesi aderenti si impegnarono a mantenere un rapporto Deficit/PIL entro il 3%. Da quel momento lo Stato impose una specie di “cura dimagrante” alle regioni ed agli enti locali. Bisognava, e bisogna, contenere la spesa entro quei determinati valori. Il mancato rispetto del patto potrebbe infatti comportare conseguenze negative per un ente quali, ad esempio, la riduzione del 30% sulle indennità di funzione degli organi politici, l’impossibilità di assunzione di nuovo personale o la naturale riduzione dei trasferimenti statali. Fortunatamente il Comune di Adelfia è uno dei comuni più "virtuosi" nel rispetto di tale patto, anche se va evidenziato come molti altri comuni, nella paura di superare tali limiti, spesso si ritrovano a non spendere risorse pur disponendone, con ovvie conseguenze su tutti i servizi concessi ai cittadini.”

Quali sono le fonti economiche in termini di gettito fiscale di un comune?
“Per ciò che concerne le fonti economiche in termini di gettito fiscale le principali voci sono: trasferimenti diretti da parte dello Stato - ultimamente in sensibile riduzione secondo le manovre del governo per far fronte alla crisi economica -; l'ICI sugli immobili eccetto la prima casa; la TARSU, anche se tale tributo serve interamente a far fronte alle spese di smaltimento, non generando di fatto alcun introito in termini di cassa per il Comune; la lotta all'evasione fiscale.”

TRIBUTI COMUNALI

Argomento ICI. Ultimamente si sta parlando tanto della reintroduzione della vecchia imposta comunale sugli immobili, che prenderà il nome di IMU (Imposta Municipale), e di un suo probabile anticipo dal 2014 al 2012 che porterebbe nelle casse delle stato un gettito aggiuntivo complessivo di circa 3.5 miliardi di euro da distribuire interamente ai Comuni. E’ possibile quantificare quante risorse entrerebbero nelle casse comunali con l’IMU?
“Ultimamente si è sentito molto parlare della reintroduzione dell'ICI sulla prima casa abolita nel 2008. Con questa scelta il Comune di Adelfia ha perso circa 500 mila euro annui in termini di gettito fiscale. Non è corretto però dire che tali risorse siano state completamente perdute poiché, a fronte di tale mancanza, fu istituito un fondo da parte dello Stato detto “Fondo sperimentale di riequilibrio” che provvedeva parzialmente a trasferire ai comuni quelle risorse venute meno con l’abolizione dell’ICI. Purtroppo constatiamo che con la manovra-Monti, che reintrodurrebbe l’ICI per la prima casa, nulla sarà destinato ai comuni ma totalmente al bilancio dello Stato”.

TARSU. Centinaia di famiglie, raggiunte dagli accertamenti TARSU, si sono riversate in coda all'agenzia Censum per chiarimenti. Potrebbe darci lei qualche delucidazione in via generale, ma soprattutto in che cosa consistono tali accertamenti?
"Quello che sta avvenendo non piace a molti e tra questi anche all'amministrazione. Ci sono stati dei disguidi nell'espletamento delle funzioni della Censum. Il problema sostanziale è che fino a qualche anno fa chi possedeva degli immobili era tenuto a dichiarare il calpestabile e c'era la tendenza ad essere un pò imprecisi e qualcosa, molto spesso, non veniva dichiarato. Dal 2005 sono stati forniti degli strumenti informatici ai comuni che hanno permesso di effettuare misure più precise, incrociando appunto i dati catastali posseduti dal comune con quanto effettivamente dichiarato dai cittadini. Da tali incroci sono emerse numerose anomalie ed incongruenze che hanno portato agli accertamenti di qualche tempo fa. Quelli attuali non sono però degli accertamenti ma inviti di chiarimento. La Censum voleva partire con gli accertamenti come negli anni scorsi ma, per volontà dell’amministrazione, è stata bloccata, invitando il contribuente, laddove si presentassero presunte anomalie, a rendere nota la giusta documentazione o a verificare l’inutilizzabilità o meno di taluni locali. Il numero dei casi però è stato di svariate migliaia a cui la Censum non è riuscita a far fronte, creando un logico malcontento alla cittadinanza. In merito a tali situazione l'Amministrazione, sollecitata dagli stessi cittadini, ha invitato più volte gli organi amministrativi e direttivi della Censum a migliorare e potenziare il servizio anche se le risposte ricevute non sono state soddisfacenti”.

IMMOBILI COMUNALI

Sappiamo che da tempo sta monitorando lo stato degli immobili comunali concessi a terzi. Quanti sono e quali sono quelli concessi in fitto e quelli in comodato d'uso gratuito?
“Se teniamo conto anche dei terreni i beni comunali sono tanti. Per ciò che concerne gli immobili in comodato d'uso gratuito vi sono: la Biblioteca Comunale i locali sottostanti il Palazzo Conte Sabini - che ospitano l'associazione Pleiade, la Pro loco, l'associazione carabinieri, l'ADS – ed un altro, in via Gobetti, che ospita l'Associazione Gemma Onlus. C’è da registrare però la totale assenza di un regolamento comunale sull’assegnazione degli immobili. Cosa che abbiamo immediatamente provveduto a redigere e completare, in seno al già deliberato Regolamento per l’istituzione dell’Albo delle Associazioni, e che a breve presenteremo per la definitiva approvazione. Naturalmente in seguito verranno convocati tutti i soggetti in possesso del bene comunale a titolo gratuito per una logica rivalutazione del contratto con l'introduzione di una controprestazione, dato che per legge il Comune non può assegnare beni di sua proprietà gratis. Per quanto riguarda i numerosi immobili locati, anche qui verranno rivalutati i canoni di locazione adeguandoli al valore di mercato. Stiamo inoltre approfondendo l’annosa questione dei "Cartelli Pubblicitari" posizionati in passato nel nostro territorio e che speriamo, nel più breve tempo possibile, di riuscire a regolarizzare nel rispetto delle pari opportunità lavorative degli addetti ai lavori”.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Lei è anche Assessore all'innovazione tecnologica e all'informatizzazione: qual'é la situazione nel nostro comune riguardo questi temi?
“Sebbene la piattaforma e il sito non siano male, purtroppo in relazione al tema dell'informatizzazione devo riscontrare alcune criticità molto rilevanti. La prima, non si è provveduto all'assunzione di un responsabile informatico per il Comune che migliorasse e gestisse il servizio informatico adeguandolo alle normali innovazioni che in questo settore sono all'ordine del giorno. La seconda criticità, anche questa molto rilevante, fino a qualche anno fa vi era la possibilità di accedere a risorse per un ammontare massimo di circa € 250.000,00 da destinare alla modernizzazione del sistema informatico dei comuni. Molti comuni limitrofi, a differenza del nostro, hanno usufruito di tali fondi. Una scelta penalizzante, che invece ci avrebbe consentito di rendere più flessibile e snello il servizio offerto al cittadino, dimezzando di fatto tempi e risorse umane investite nell’espletamento di banalissime pratiche burocratiche.”


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