5 dicembre 2013

Figuraccia... o verità scomode?

Sottile, in maniera impercettibile, senza farsi notare dagli altri, da qualche giorno striscia in rete la notizia di una “figuraccia” che, secondo il proponente, porterebbe un nome e un cognome. La vicenda, portata alla luce della ribalta, parlerebbe del mancato (almeno attualmente, n.d.r.) conferimento della cittadinanza onoraria al dott. Francesco Caringella, adelfiese, luminare del diritto e Consigliere di Stato dal 1997. Per fare maggiore chiarezza e dare ai lettori la possibilità di farsi una propria idea, ripartiremo dall’inizio della storia.
L’Associazione Culturale Hinterland, da sempre attenta alla promozione dei giovani talenti e di personaggi locali che danno risonanza al nostro territorio attraverso le pagine del periodico PAESE&paesi (tra questi citiamo solo alcuni che abbiamo indicato, dal 2009 ad oggi, come Nico Angiuli, Roberta Novielli, Gianmarco Angiuli, Giovanni Gasparro e Pietro Verna), nella scorsa primavera ha scelto di presentare l’opera editoriale “Il colore del vetro”, un legal trhiller di notevole successo scritto da Francesco Caringella, cogliendo l’occasione di riportare ad Adelfia lo stesso autore, le cui origini da adolescente sono ancora impresse nei suoi ricordi e in quelle dei cittadini adelfiesi più anziani. Un’occasione importante e difficile da raggiungere che è stata resa possibile attraverso il coinvolgimento di altre associazioni e di persone vicine al dott. Caringella, che ha sposato senza esitazioni la nostra idea.
Consuetudine vuole che gli organizzatori ringrazino con un “presente”, un regalo o un “ricordino”, l’autore del libro. Da pochi mesi il Comune di Adelfia aveva istituito lo strumento della cittadinanza onoraria con un apposito regolamento Comunale. Da qui l’idea - sospinta da un grande entusiasmo, dalla voglia e dalla genuinità di un gruppo di ragazzi di poter credere che, una proposta di cittadinanza onoraria avanzata dagli adelfiesi (e non solo dall’Associazione Hinterland), potesse essere il gesto, il “pensiero” o il “regalo” più significativo per un uomo così straordinariamente apprezzato fuori dai nostri confini e che in giro per il mondo parla di Adelfia come la sua indimenticabile città d’origine.
Nessun materiale prezioso, nessuna targa, nessun oggetto di valore, ma solo un atto d’amore, di gratitudine e di stima, raccolti in un semplice e banale foglio di carta conservato in una cornice senza particolari ornamenti. Durante le fasi di preparazione della presentazione del libro, considerando la strabiliante carriera e il lustro che questa personalità ha dato direttamente e indirettamente al nome di Adelfia, l’associazione si è attivata per segnalare l’idea ai soggetti titolati per poterla mettere in atto.
Tra i percorsi possibili, secondo il regolamento comunale che disciplina la materia della cittadinanza onoraria (art 3 comma 1 “l’iniziativa del riconoscimento può essere promossa dalla Giunta Comunale, da tutti i Capigruppo consiliari o da almeno ¾ dei Consiglieri assegnati al Comune”), in data 17 aprile 2013 con Nota Prot. N° 7013 il Presidente dell’Associazione Hinterland ha inviato al Sindaco, alla Giunta, al presidente del Consiglio, ai Capigruppi e ai Consiglieri Comunali una “Proposta di conferimento di cittadinanza onoraria al dott. Francesco Caringella”, allegando alla stessa una relazione che, con assoluta dovizia di particolari, rendeva note le motivazioni secondo cui si poteva insignire il dott. Francesco Caringella con la cittadinanza onoraria. Una proposta, quindi, assolutamente democratica e condivisa con tutti i rappresentanti politici della città, senza distinzioni di “colori” e di appartenenza, considerando come l’autore del libro e la sua storia fossero un “patrimonio” di tutti gli adelfiesi e non solo di una parte di essi.
Nel frattempo, mentre la nostra proposta era al tavolo dei suddetti, l’iniziativa di promozione del libro procedeva senza alcun intoppo, anzi con l’adesione di tanti soggetti, adelfiesi e non, legati al mondo del diritto. Il 10 maggio 2013 (e non il 14 maggio come qualcuno ha scritto), avvocati, giudici, notai, rappresentanti istituzionali e scolastici, procuratori, rettori universitari e delegazioni di studenti di giurisprudenza hanno raccolto il nostro invito gremendo l’auditorium della biblioteca comunale, per rendere onore all’illustre ospite della serata e “scoprire” così il suo recente capolavoro letterario. Oltre ai numerosi ospiti, erano presenti tv locali, la Gazzetta del Mezzogiorno, la Repubblica e alcune testate giornalistiche del Capoluogo che all'indomani hanno raccontato in modo positivo l’iniziativa promossa dall'Associazione Hinterland.

Questa lunga puntualizzazione non è solo necessaria ma doverosa, soprattutto quando, ahinoi, ci si trova dinnanzi a delle sterili accuse di mancata partecipazione della cittadinanza e di una assenza di condivisione avanzate rispettivamente da “improvvisati attori” dei giorni nostri e da Consiglieri Comunali di opposizione dell’attuale Amministrazione Comunale, in maniera assolutamente frettolosa e forse anche pretestuosa.  Per rendere maggiormente partecipe la città, l’Associazione Hinterland ha effettuato la richiesta di Patrocinio gratuito al Comune di Adelfia, prendendosi l’onere di fornire tutto il materiale pubblicitario all’ente con l’invito a diffonderlo sugli spazi pubblicitari esterni ed interni alla sede comunale per la promozione dell’iniziativa (in totale 30 manifesti 70x100, a cui si aggiunsero altri 50 distribuite nella nostra città e al di fuori di essa). Inoltre, con Nota prot. N° 7404 del 23 aprile 2013, venivano consegnate alla segreteria comunale 30 cartoline-invito da recapitare a tutti i rappresentanti politici (Sindaco, Assessore e Consiglieri Comunali) e istituzionali del Comune di Adelfia. Gli inviti furono distribuiti da una componente della segreteria comunale durante i lavori del Consiglio Comunale del 24 aprile 2013, per poi constatare come gli stessi restarono sul tavolo di taluni Consiglieri: sintomo di uno scarso interesse o di una presa di posizione?
Nel mentre, il 2 Maggio 2013 con Delibera N° 57, la Giunta Comunale accoglieva la richiesta avanzata dall’Associazione Hinterland, ritenendola degna di merito e proponendola quindi al Consiglio Comunale. Un piccolo traguardo da parte di alcuni ragazzi della nostra città, che hanno creduto di poter consegnare al dott. Caringella il primo “mattoncino” di un iter amministrativo proposto e partorito dalla parte più sincera e genuina della città (i giovani, n.d.r.), non immaginando che il “teatrino della politica” avrebbe fatto scaturire un epilogo tale (speriamo non definitivo) della vicenda, degno delle opere di Beckett.
La proposta della Giunta Comunale fu presentata al Consiglio Comunale il 27 giugno scorso e inserita al quarto punto all’ordine del giorno. Con grande rammarico, la minoranza scelse in quella occasione di abbandonare anzitempo l’aula, protestando per una non osservanza nella procedura di convocazione del consiglio e per la scarsa condivisione dell’atto in questione, asserendo quasi ad una “imposizione” da parte della maggioranza e facendo quindi venir meno quella “maggioranza qualificata”, composta da tre quarti dei consiglieri, necessaria per l’approvazione dell’atto.

Pur non volendo entrare nel legittimo confronto politico, nell'avventurarsi nella definizione dei “nomi e cognomi” di questa vicenda, ma confidando in futuro nella soluzione del “caso” lasciando da parte ogni tipo di polemica che certamente non rende onore alla nostra città, resta lo stupore e il rammarico per il comportamento di taluni personaggi che, oltre ad aver disertato in primis un così importante appuntamento (quello della presentazione del libro e del ritorno del dott. Caringella, n.d.r.), hanno sollevato un polverone sulla mancata condivisione, malgrado gli stessi atti ne dimostrino il contrario.


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