L’incapacità dell’Amministrazione Nicassio e le buone pratiche del Comune di Santeramo in Colle.
Dopo la tragica fine di Nicola Iacobellis e numerose altre segnalazioni di aggressione, il 14 ottobre 2008 un ragazzino di 12 anni veniva azzannato da un randagio nel centro abitato di Adelfia, riportando gravi ferite ad un braccio.
Alla luce di quest’ultimo episodio e a più di un anno dal primo, nel corso del Consiglio Comunale del 21 ottobre, il Sindaco Nicassio e la sua maggioranza si chiedevano ancora quali provvedimenti adottare per arginare il problema randagismo.
Che si giunga in Consiglio Comunale oggi, a porsi quesiti su un problema non nuovo ma ormai tristemente radicato sul territorio e che doveva essere già ampiamente discusso ed avviato ad una seppur lenta risoluzione, è allarmante, nonché chiaro sintomo della totale incapacità amministrativa di questa maggioranza.
E non si tratta di un giudizio di bandiera perché, al contrario, fa piacere riferire la positiva testimonianza di
buona amministrazione data dalla giunta di centrodestra del Comune di Santeramo in Colle, che ha avviato una campagna di sensibilizzazione e un piano di interventi coordinati con ASL e ANPA.
Cattura dei randagi, sterilizzazione, microchippatura, realizzazione di un nuovo canile comunale, istituzione di un ambulatorio veterinario comunale e dell’anagrafe canina: queste le concrete azioni previste e che qui ad Adelfia la maggioranza, nonostante la gravità comprovata del fenomeno, non ha provato neanche a trattare, pensando bene invece, nell’assestamento al Bilancio Generale di previsione 2008, di alleggerire il capitolo randagismo di ben 13.000 euro.
In più occasioni il nostro Sindaco ha tentato di riversare le responsabilità su Regione e ASL, colpevoli a suo dire, di non aver regolamentato ed eseguito quanto di loro competenza.
È evidente, tuttavia, che sia Regione che ASL con il Comune di Santeramo si sono dimostrate efficienti e collaborative, dando così torto alle tesi di Nicassio e dimostrando che nel nostro paese di sterile ci sono solo i suoi proclami.
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