Sono le immagini della chiusura dell’attuale passaggio a livello ad aprire la campagna elettorale di Vito Antonacci: “il simbolo di una barriera che finalmente sta per essere rimossa dall’interramento dei binari, opera-icona di una buona politica che sa rispettare gli impegni ed ennesima dimostrazione di un profondo legame con il nostro paese, adesso finalmente visibile agli occhi delle istituzioni” – esordisce così il capogruppo alla Provincia.
“Tre rondò a sostituzione di impianti semaforici – e ce ne sarebbero stati altri due, se l’Amministrazione Nicassio avesse atteso qualche mese prima di acquisire la circonvallazione –; interventi di ripristino, ammodernamento e messa in sicurezza di tutte le strade che collegano Adelfia con i paesi della provincia con cui confina: tra cui, finalmente, anche l’illuminazione dell’Adelfia-Valenzano e dell’Adelfia-Ceglie e il finanziamento per l’allargamento delle carreggiate dell’Adelfia-Rutigliano; la ricostruzione dei ponti Adelfia-Bitritto e Adelfia-Sannicandro, gravemente danneggiati dall’alluvione del 23 ottobre 2005; l’istituzione inoltre di servizi come l’autolinea di collegamento fra Adelfia e l’ospedale Miulli-Collone e il Discobus, diretto verso le principali discoteche della provincia, per tutti coloro che vogliono divertirsi in sicurezza ed infine il finanziamento per la realizzazione della cosiddetta bretella nord, per il collegamento delle aree produttive di Via Ceglie e Via Valenzano con le principali arterie stradali, secondo quanto previsto dal Piano Strategico.”
Un lungo elenco di opere fatte consegnate agli adelfiesi perché giudichino l’efficacia, il valore e la validità del suo impegno per lo sviluppo del paese in questi cinque anni, oltre ogni bandiera, oltre ogni simbolo – questo l’appello rivolto da Vito Antonacci ai suoi concittadini.
Un invito a prendere in considerazione le cose realizzate, visibili e tangibili, garanzia di serietà e concretezza degli impegni assunti, ma soprattutto di credibilità, senza necessità di famosi fotomontaggi.
Un richiamo alla realtà per Adelfia.
“Un paese investito da milioni di risorse e che ha avuto una chance in più – conclude Antonacci – perché, oltre la buona amministrazione Divella, ha potuto contare sull’umiltà e la passione di un proprio rappresentante: un figlio delle sue campagne, delle sue terre, che si è proposto e prodigato per il suo paese, non certo per difendere un nome o una dinastia, ma per rimettere la politica al servizio dei cittadini e rispondere ai bisogni e ai problemi delle persone e dei territori.”
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