Dal 9 al 11 novembre le Reliquie di San Trifone conservate a Cattaro potranno essere venerate dai fedeli ad Adelfia. Tra gioia e commozione sfilano per le vie di Montrone, seguite da centinaia di fedeli.
Si sa in provincia di Bari e oltre i confini regionali che il 10 e 11 novembre ad Adelfia è festa, si festeggia il Patrono di Montrone: San Trifone. E se qualcuno se ne dimentica, ci pensano i botti dei fuochi pirotecnici a farlo ricordare.
In più quest’anno c'era un'attesa diversa, sfociata in una frenesia che ha contagiato tutti.
Don Felice Iacobellis, grazie all’aiuto importante e determinante di S.E. Mons. Elia, Vescovo di Cattaro e di S.E. Mons. Francesco Cacucci, ha reso possibile avere in Adelfia dal 9 all'11 novembre le Relique del Santo Patrono conservate a Cattaro nella cattedrale dedicata a San Trifone. Nella città natale del Santo, la festa si celebra il 3 febbraio, giorno in cui la Confraternita Marinereza comprò i sacri resti da marinai veneziani che le stavano trasportando a Venezia.
Nella Chiesa Madre della Parrocchia di S. Nicola è custodita invece una piccola reliquia di San Trifone, che la comunità Montronese ricevette nel 1839.
Le Reliquie, contenute in una preziosa urna di argento massiccio raffigurante il martirio di San Trifone a bassorilievo, sono giunte nel porto di Bari il 9 novembre, accompagnate dal Mons. Elia, un picchetto d'onore in uniforme tradizionale della Marineria del Montenegro e tantissimi fedeli montenegrini, che durante i tre giorni di festeggiamenti hanno trovato ospitalità nelle abitazioni dei cittadini adelfiesi.
Nella sala Consiliare della Provincia di Bari, il vicepresidente Nuccio Altieri e il consigliere Vito Antonacci hanno accolto ufficialmente la delegazione, offrendo la prima colazione. L'incontro si è concluso con un canto tradizionale di ringraziamento e l'inno montenegrino dedicato a san Trifone.
Quindi, scortate da un poderoso servizio d'ordine, le sacre Reliquie sono giunte ad Adelfia, dove centinaia di fedeli le attendevano al rondò di via Rutigliano. Di lì è partita la processione che, nel corso dei tre giorni, le ha viste sfilare in tutte le vie del rione Montrone e spingersi fino a via Martiri del Fascismo.
I festeggiamenti sono culminati l'11 novembre in una messa di commiato tenutasi in pubblica piazza e seguita da migliaia di fedeli. Al termine, il picchetto montenegrino ha eseguito una danza tradizionale per ringraziare della calorosa accoglienza gli adelfiesi, che nella commozione generale hanno dovuto salutare per l'ultima volta la preziosa urna che ripartiva per Kator.
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