27 novembre 2009

Valgo piú dell’oro e ancora non l’hai capito!

Raccolta differenziata: tante parole e pochi fatti. Cassonetti insufficienti ad Adelfia. Tante lamentele e ancora nessun punto d’incontro.
di Marika Lenoci


Percorrendo le vie del nostro paese, balza subito all’occhio una strana realtà: corpicini grassi e bassi di color azzurrino, anch’essi in attesa del loro “scuolabus”, che al mattino presto poggiano comodamente lungo i marciapiedi. Contengono i rifiuti di quei cittadini che hanno tentato di adeguarsi alla delibera del 5 febbraio 2008 la quale, attraverso la Raccolta Porta a Porta, offriva un’alternativa allo smaltimento di carta, plastica, vetro e alluminio che dovrebbe avvenire direttamente presso le isole ecologiche.
Peccato però che il più delle volte, dopo aver atteso inutilmente il ritiro, questi sacchetti finiscono accovacciati su se stessi, ormai privi della pancia, dopo che il contenuto si è rovesciato lungo le strade a causa di una folata di vento che ha fatto perdere loro l’equilibrio o del fedele amico che non ha stretto bene il papillon giallo prima di esporli in vetrina.
Risultato: niente raccolta differenziata, strade sempre più sporche, cittadini – specie i più sensibili – demotivati. Così tanto che anche quei pochi sacchetti a lungo andare sono scomparsi e con loro anche i contenitori colorati che, sia pure casualmente, almeno suggerivano una nuova attenzione alla tutela dell’ambiente. “Dal 2006 è allo studio un piano di eliminazione dei cassonetti" dichiara il sindaco Francesco Nicassio. Verissimo, tant’è che stanno scomparendo anche i tradizionali cassonetti, infinitamente meno che proporzionali al numero di abitanti per quartiere, al quantitativo di rifiuti che ciascuno di noi produce (in media 1,49kg), al numero di esercizi commerciali che animano determinate vie, e che proprio per
questo meriterebbero una particolare attenzione. Basterebbe farsi un giro per piazza Leone XIII, piazza Mercato, via Valenzano… ma gli esempi più eclatanti sono: via Rutigliano, che su sei esercizi commerciali vede solo due cassonetti e via Vittorio Veneto che presenta zero cassonetti.
È vero che il paese ha bisogno di fare economia, ma cosa spinge a iniziare proprio dall’igiene?! Non solo Adelfia non è stata messa nelle condizioni di attuare una concreta raccolta differenziata, e per questo è condannata ad essere fanalino di coda dell’ATO BA5, ma privandola completamente dei cassonetti, le si vuole impedire di “vivere”.
Allora, perché non pensare a una ridistribuzione dei cassonetti, aumentandone anzitutto la presenza? E perché non valorizzare la politica del “Porta a Porta”, guardando con più attenzione alle città virtuose che hanno saputo dimostrare seriamente di salvaguardare l’ambiente ed essere capaci di creare una vivibilità urbana necessaria a tutti?!
Per quanto ancora la nostra città sarà costretta a sopportare il silenzio di una pubblica amministrazione che non ha tuttora maturato da sé l’interesse a sviluppare un senso civico condiviso?!

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