6 marzo 2009

Bretella nord: ci siamo

Impegno mantenuto dal Consigliere Provinciale Vito Antonacci. Ora tocca al Consiglio Comunale approvare il progetto.

Ogni promessa è debito e così è stato. In data 27/02/2009, la giunta provinciale, presieduta da Vincenzo Divella, ha approvato il progetto di collegamento delle due aree PIP di Adelfia, che prevede la realizzazione di una nuova arteria stradale che collegherà l’“Adelfia-Valenzano” (S.P. 133) e l’“Adelfia-Ceglie”(S.P. 70).
La spesa complessiva ammonta a € 4.000.000 assegnati alla Provincia di Bari nel 2007 dalla Regione Puglia, Assessorato ai Trasporti e Vie di Comunicazione, sulla base di un accordo quadro siglato nel Giugno 2006.
La scelta della giunta Nicassio di declassificare a strada comunale non solo la circonvallazione, ma anche i primi tratti delle S.P. 70 “Adelfia-Ceglie” e S.P. 133 “Adelfia-Valenzano” sui quali si innestava la previsione di Piano Regolatore generale, ha rischiato di far perdere ad Adelfia questa opportunità, rendendo di fatto la Provincia incompetente ad operare in prossimità del nostro centro abitato. Ma l’impegno del Consigliere Provinciale Vito Antonacci, che in un manifesto preannunciava un rapido riadattamento del progetto per non perdere i finanziamenti, è stato mantenuto: grazie ad una variazione in corso d’opera del progetto che prevede lo “spostamento” dell’intervento in una zona più a nord di Adelfia, in corrispondenza delle aree produttive esistenti, il collegamento di queste due arterie potrà concretamente realizzarsi.
Numerosi sono stati gli inconvenienti progettuali, territoriali e burocratici generati dal passaggio di competenze stradale voluto dal Sindaco e la sua giunta, ma per fortuna non tutti i mali vengono per nuocere: la nuova collocazione della bretella di collegamento contribuirà positivamente, infatti, non solo al completamento del raccordo tra le due aree produttive adelfiesi e delle due componenti urbane del paese (Canneto e Montrone) – che ad oggi risultano parzialmente collegate dalla circonvallazione – ma allo stesso tempo permetterà una viabilità alternativa ai mezzi pesanti, decongestionando gli attuali (e futuri) flussi di traffico urbani ed extraurbani.
Il nuovo progetto consiste nella costruzione di un tratto pressoché rettilineo tra le due strade “Adelfia-Valenzano” e “Adelfia-Ceglie”, rispettivamente all’altezza delle industrie Fracchiolla e dell’industria Italforno, dove sono stati collocati i nuovi capisaldi, ovvero i “limiti di competenza comunale” in seguito alla delibera della giunta comunale del luglio 2008. L’intervento prevede la realizzazione di una piattaforma stradale di larghezza pari a 10,50 m, di cui 3,75 m per ciascuna delle due corsie e 1,50 m per le due banchine laterali, che si intersecherà con le due strade provinciali mediante due rotatorie di 50 m di diametro, adeguate al transito di autoarticolati e mezzi pesanti, e che saranno dotate di impianto di pubblica illuminazione idoneo a garantire visibilità e sicurezza ai due incroci.
Questa soluzione progettuale rientra, inoltre, nel più complesso asse viario previsto dalla programmazione del piano strategico dell’area metropolitana barese, il cui obiettivo è quello di collegare la S.S. 100 “Bari-Taranto” al casello autostradale Bari Sud, partendo dalla S.P. 62 (attuale “Valenzano-Tecnopolis-Casamassima”) sino a giungere alla S.P. 236 (“Sannicandro-Stadio S.Nicola-Santa Fara”). Grazie al collegamento diretto con le reti stradali nazionali più importanti, Adelfia potrà così trarre una serie di vantaggi sia per il commercio agricolo, sia per lo sviluppo delle nostre aree produttive esistenti, sia per quelle di futuro insediamento.
All'ulteriore prova di attaccamento al nostro territorio del Consigliere Provinciale Vito Antonacci, che dopo aver ottenuto il finanziamento si è prodigato per una modifica necessaria del progetto, dovrà seguire un atto di responsabilità del Consiglio Comunale di Adelfia.
Infatti, per consentire alla Provincia di Bari l’appalto dell’opera e quindi di poter procedere all'avvio dei lavori - la cui durata è stimata in sei mesi – Sindaco e Consiglieri dovranno approvare il progetto in variante urbanistica. La speranza è che a guidare il voto non sia la rivalità politica, ma una buona dose di lungimiranza e di bene per questo paese, unici ingredienti in grado di garantire al nostro territorio non solo la possibilità di uno sviluppo urbano, ma anche socio-economico, svincolandolo così dall’isolamento territoriale dovuto alla mancanza di una opportuna rete infrastrutturale e di vie di comunicazione con le arterie stradali principali del Paese.

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