Per ottenere chiarimenti i cittadini hanno dovuto attendere ore in fila solo per prenotarsi.
di Francesco Cafarchia
La cattiva gestione di un comune, si manifesta anche attraverso la scarsa valutazione della ricaduta sui cittadini di determinate scelte nella soluzione dei problemi. Negli ultimi cinque anni l’amministrazione Nicassio ha affidato la gestione ed il controllo delle dichiarazioni ICI a due società diverse.
Nel passaggio di consegne dall’una all’altra società e quindi nel trasferimento dei dati sembrerebbe che qualcosa sia andato storto, determinando la perdita di molte informazioni implementate fino al 2003. Ragion per cui la società subentrante - alla quale al termine delle procedure concorsuali in corso ne seguirà una terza – nel tentativo di salvare il salvabile, ad un soffio dalla scadenza del termine ultimo fissato dalla legge, ha proceduto ad un accertamento a tappeto sulle dichiarazioni rese dagli adelfiesi nel 2004. Con l’esito che migliaia di cittadini, si sono visti recapitare un bollettino recante l’importo di una sanzione comminata per omessa o infedele denuncia di situazioni risalenti anche a 11 anni prima, ossia al 1993. L’infelice iniziativa ha dato seguito ad una infinita richiesta di legittimi chiarimenti cui l’ufficio tributi non poteva far fronte adeguatamente, perciò si è ricorso al sistema “banco salumi”, che ha inflitto ai malcapitati due giorni di attese interminabili: il primo per ritirate il biglietto di prenotazione; il secondo per essere finalmente ricevuti.
Come se non bastasse, questo non ha garantito ai più la soluzione del problema.
Ricordiamo che siamo nel 2010 e che il termine di prescrizione per la conservazione degli atti è di 10 anni, per cui molti cittadini non hanno potuto dimostrare di avere le carte in regola perché non conservano più ricevute o documenti utili allo scopo. Laddove, invece, si sono effettivamente riscontrate delle anomalie, si è in seguito accertato che queste comportavano sanzioni pecuniarie inferiori a quelle prescritte. A questo punto è opportuno chiedersi se sia giusto che controlli erariali, seppure doverosi, si trasformino a causa di ritardi e inefficienze amministrative, in vere e proprie vessazioni per i cittadini.
Certamente, se fossero stati avviati per tempo e con maggiore oculatezza, sarebbe stato possibile scaglionare gli avvisi ed evitarne molti non dovuti. Se non altro, per risparmiare almeno a qualcuno i disagi che ha dovuto sopportare inutilmente.
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