2 marzo 2010

Piano Traffico: quasi 35 mila euro in un cassetto

A nove mesi dall’adozione non è ancora statoattuato per mancanza di risorse economiche.
Intanto lo si disattende del tutto ripristinando il doppio senso su via Vittorio Veneto

L'articolo 36 del nuovo codice della strada prevede che i comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti che registrino particolare affluenza turistica, risultino interessati da fenomeni di pendolarismo o abbiano problemi di congestione della circolazione stradale, debbano adottare il Piano Generale del Traffico Urbano.
Il comune di Adelfia, rientrando nella terza ipotesi, vi ha provveduto affidando l’incarico al professor De Liddo. Dopo la sua complicata elaborazione e aver seguito l’intero iter burocratico, il Piano è giunto all’adozione definitiva nel consiglio comunale del 28/05/2009. L’operazione è costata ai cittadini adelfiesi, fino a questo momento, 31.824 euro, ma non è tutto, perché c’è ancora una somma residua da corrispondere.
Il lavoro del professor De Liddo è riassunto in una relazione, nella quale lo stesso conclude che, vista la struttura urbanistica del comune di Adelfia e la scarsa ampiezza delle sue strade, per una più fluida circolazione dei veicoli, è opportuno che le arterie principali del paese siano a senso unico, senza possibilità di ridurne ulteriormente la carreggiata per realizzare piste ciclabili. Considerato l’oggettivo problema di traffico che attanaglia le zone nevralgiche del nostro paese ci si aspettava che il Piano fosse attuato nel più breve tempo possibile.
Invece ci si trova ancora una volta dinnanzi ad una commedia dell’assurdo. Il progetto infatti, a nove mesi dall’adozione e con tutto quello che ci è costato, giace in un cassetto per mancanza di risorse economiche necessarie a metterlo in atto. In più in questi giorni lo si disattende completamente autorizzando il ripristino del doppio senso di circolazione su via Vittorio Veneto. Il tutto proprio quando, grazie alla soppressione del
passaggio a livello, cominciavamo ad apprezzare un migliore scorrimento delle vetture e una diminuzione degli ingorghi in prossimità degli incroci con le numerose strade che l’arteria interseca. L’arbitraria decisione, presa in concomitanza alla temporanea interruzione della viabilità sulle vie Marconi e Risorgimento per lavori di canalizzazione delle acque, non solo va contro quanto stabilito da uno studio costatoci migliaia di euro, ma ha scatenato l’ira di numerosi commercianti e residenti che, ripiombati in una situazione di caos totale, acuita anche dalla totale mancanza di controllo, hanno già rappresentato al Comune il loro disappunto.
Ad oggi non ci sono segnali che lascino presagire un dietro front, anzi si rafforza l'idea che il provvedimento sia definitivo. Alla luce di tutto questo, chiediamo: a cosa è servito adottare in tutta fretta questo Piano se non si poteva far fronte economicamente alla sua esecuzione e si continua invece a disattenderlo? Nella consapevolezza che la nostra domanda non avrà mai risposta, ci auguriamo che quanto meno ai commercianti e ai cittadini residenti sia dato ascolto e al più presto venga ripristinato il senso unico sul nostro caro, vecchio “Corso”.

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