
La Redazione
Dopo il voto favorevole della Camera dei Deputati, il 26 Aprile 2012, con 228 voti favorevoli in Senato, 29 contrari e due astensioni, è stato approvato il disegno di legge sulla semplificazione fiscale (Legge 44/2012) che ha introdotto una serie di modifiche alla disciplina dell’imposta unica municipalizzata (IMU), esemplificate e chiarite nella circolare n. 3/DF del 18 Maggio 2012.
Per quanto riguarda gli immobili,
tra le modifiche la possibilità di pagare l’imposta sulla prima casa in due o
tre rate a seconda della volontà del contribuente. Nel caso in cui opti
per le due rate, la prima - che dovrà essere pagata entro il 18 giugno - sarà
pari al 50% dell’imposta e verrà calcolata secondo l’aliquota base al 4 per
mille. L’imposta prevederà per i proprietari di prima casa un diritto di eventuali
detrazioni di 200 euro, cui si aggiunge un bonus aggiuntivo di 50 euro per ogni
figlio convivente di età inferiore a 26 anni. Ad ogni modo, la detrazione
supplementare non può superare i 400 euro.
Se invece si preferirà il
pagamento in tre rate, si dovrà corrispondere il 33% dell’imposta entro il 18 giugno ed una seconda tranche di pari
importo entro il 17 settembre.
Previsto per il 17 dicembre – e per entrambi i casi di pagamento scelti - il conguaglio dell’imposta su cui si scaricheranno gli eventuali aumenti delle aliquote deliberati dai Comuni, attualmente alle prese con le previsioni di bilanci e la revisione del sistema di imposizione sulle abitazioni principali.
Nessuna novità per le seconde
case e tutti gli altri immobili diversi dall'abitazione principale.
Seguendo infatti le modalità già previste dall'Ici, si prevedono due sole rate:
il 50% da versare entro il 18 giugno
e calcolato sull'aliquota base del 7,6 per mille, mentre il restante 50% più
l’eventuale conguaglio entro il 17
dicembre, che sarà calcolato secondo le aliquote effettive stabilite dai
Comuni.
Con ogni probabilità, per
usufruire delle detrazioni, i cittadini saranno tenuti ad una nuova dichiarazione
Imu. Quest’ultima sarà comunque necessaria per quelle case acquistate
nel corso del 2012 e, quasi sicuramente, si dovrà presentare entro il 30
settembre.
Per quanto concerne le pertinenze,
l'imposta municipale individua nei box e nelle cantine le “parti” da collegare
fiscalmente all'abitazione principale. Come da articolo 13, comma 2 del Dl
201/2011 con l'introduzione dell’Imu si considerano pertinenze solo quelle
classificate nelle categorie catastali C/2 (magazzini e depositi), C/6 (box,
scuderie e rimesse) C/7 (tettoie). Per ciascuna di queste categorie, ogni
abitazione potrà associarsi ad una sola pertinenza. Per cui chi ha per esempio
due box o due cantine dovrà scegliere quale far rientrare nella geografia
fiscale dell'abitazione principale e quale trattare come un secondo immobile.
Restano in attesa di definizione da
parte delle amministrazioni locali, il valore delle aliquote sui terreni
agricoli (dove il moltiplicatore è stato già distinto tra coltivatori
diretti e non), sulle aree edificabili e su tutti gli altri
immobili diversi da quelli di categoria A, C/2, C/6 e C/7.
Alla fine (… forse!) di questa lunga “telenovela” restano le preoccupazioni dei cittadini ed i malumori dei sindaci, quest’ultimi alle prese con un’imposta fortemente rigida, considerata la propria incidenza nei redditi familiari, e soprattutto statale, visto come tale imposta non dia una piena autonomia di applicazione da parte degli stessi enti locali, stretti tra rispetto del Patto di Stabilità e le preoccupazioni dei cittadini.
Infatti, nonostante il gettito
complessivo dell’imposta sia stimato intorno ai 21,4 miliardi, la maggior parte
di queste entrate sarà destinata allo Stato, anche sotto forma di tagli ai
trasferimenti verso i Comuni, ai quali è stata lasciata l’ultima parola sulla
scelta delle aliquote da applicare sulle prime e seconde case nei conguagli di
dicembre.
Sugli effetti dell’Imu sul bilancio comunale di Adelfia e
sull’orientamento dell’amministrazione circa le aliquote da applicare per il
calcolo dell’imposta, l’Assessore al Bilancio, Finanze e Tributigli dott. Giuseppe Santorsola ha
espresso la propria preoccupazione: “In
un periodo economico così difficile per i cittadini nessuna amministrazione
vorrebbe aumentare le aliquote, ma al
contempo con tutti i tagli statali non si può pensare di riscuotere meno degli
anni precedenti in quanto non si garantirebbero i servizi essenziali. La
compartecipazione erariale al gettito, 50% su tutto ciò che non è prima
casa, costringerà i Comuni ad
aumentare pur di recuperare quello che
va anche allo Stato!”.
Infine, “Prima l’Ici contribuiva
solo al bilancio Comunale oggi l’Imu oltre alle casse Comunali deve sanare
quello dello Stato!” è l’ultima amara riflessione dell’assessore su un
quadro economico e finanziario comune per tutti gli enti locali.
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APPROFONDIMENTI ALL'ARTICOLO
Come si pagherà l’IMU
Per pagare, è necessario usare il modello F24, tramite il servizio di home banking
fornito dalla propria banca, oppure tramite il servizio "F24 Web" sul
sito dell'Agenzia delle Entrate, o ancora tramite un indermediario abilitato, come ad esempio il Caf.Dal 1 dicembre 2012 sarà possibile pagare anche tramite bollettino postale.
Imu - Calcolo per gli immobili
L'Imu (Imposta Municipale Unica) è la nuova tassa sulla casa che ha sostituito l'Ici, a partire dal 1 gennaio 2012.Devono pagare l'Imu tutti i proprietari di immobili, ma sono previsti forti sconti per la casa usata come abitazione principale.
La base per calcolare l'Imu è dato dalla rendita catastale (così come risulta dalla visura
catastale), la quale va incrementata con una doppia rivalutazione:
· del 5 per cento (già in vigore dal 1997);
· di un ulteriore 60 per cento (in vigore dal 1 gennaio 2012).
Questa rendita catastale rivalutata va moltiplicata per cento, per ottenere il valore catastale dell'immobile.
Per calcolare l'Imu, bisogna poi applicare al valore catastale l'aliquota:
· per la prima casa, dello 0,4 per cento (aliquota ordinaria), che ciascun Comune può variare da un minimo di 0,2 ad un massimo di 0,6 per cento;
·
per le altre proprietà, dello 0,76 per cento (aliquota ordinaria), che ciascun Comune
può variare da un minimo di 0,46 ad un massimo di 1,06 per cento.
Per le aree edificabili, l'aliquota dello 0,76 per cento si applica invece al valore di mercato al
1 gennaio dell'anno a cui si riferisce l'imposta.
IMU - Detrazioni per l'abitazione principale
All'Imu ordinaria (così come risulta dal calcolo sopra descritto) va
sottratta una detrazione di 200 euro, se la casa è usata come abitazione principale.Se nella famiglia del proprietario, che ridiede nell'immobile, ci sono figli fino a 26 anni d'età, si ha diritto ad un'ulteriore detrazione di 50 euro a figlio, fino ad un massimo di 200 euro (cioè dal quinto figlio in poi non ci sono sconti ulteriori).
Casi di esenzione totale
Il meccanismo delle detrazioni consente di portare l'imposta dovuta a zero, se la rendita catastale è sufficientemente bassa. Ecco di seguito quali sono i minimi di rendita catastale (non rivalutata) al di sotto della quale l'imposta dovuta è pari a zero:
· nessun figlio: 297,62 euro;
· 1 figlio: 372,03 euro;
· 2 figli: 446,43 euro;
· 3 figli: 520,84 euro;
· 4 o più figli: 595,24 euro.
Esempio di calcolo per immobile principale
Casa di categoria catastale A/3, di circa 100 metri quadrati ,
con rendita catastale non rivalutata di 945,11 euro, adibita come abitazione
principale.
·
Rendita catastale rivalutata del 5%:
945,11 + 5% = 992,37
· Rendita catastale rivalutata del 60%: 992,37 + 60% = 1.587,78
· Valore catastale: 1.587,78 x 100 = 158.778
· Imu: 0,4% di 158.778 = 635,11
· Detrazione prima casa: 635,11 - 200,00 = 435,11
· Detrazione figli: 435,11 - 50,00 - 50,00 = 335,11 (importo dovuto)
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