La Redazione
Si è svolta giovedì sera, nel piazzale del Municipio, la
conferenza cittadina sul Bilancio di previsione e sull'Imu. Ciò che è emerso per
il nostro Comune, così come prospettato dall'assessore al bilancio dott. Giuseppe
Santorsola, dalla responsabile del settore economico-finanziario
dott.ssa Maria Pompea Rossini e dal Sindaco Avv. Vito Antonacci, è un quadro
complesso dal punto di vista economico, molto distante dai fiorenti vissuti del
passato, in cui si spendeva senza troppi vincoli.
Infatti, cominciando dall’incredibile riduzione degli ultimi due anni dei
trasferimenti statali destinati al Comune di Adelfia (oltre un milione e mezzo
di euro in meno per le casse comunali), ad aggiungere preoccupazione è l'Imu, una tassa che “si scrive municipale”
ma che destina il 50% del gettito, di tutto ciò che non è prima casa, alle casse
dello Stato.
Un pesante macigno, al limite della vessazione, che purtroppo
graverà doppiamente sull’inerme cittadino: prima sulle sue tasche e poi sul
bilancio comunale, dove è inevitabilmente previsto un ridimensionamento di taluni
servizi pubblici.
Quindi, oltre al danno, la beffa.
Un ulteriore grattacapo per i Sindaci italiani, già stretti
dal famigerato Patto di Stabilità che,
nei fatti, ostacola la realizzazione di nuove opere e lo sviluppo di idee
innovative per la città.
“La questione dell'alveo torrentizio – ha sottolineato il primo cittadino di
Adelfia - è un esempio concreto di quanto il patto di stabilità sia
penalizzante per gli enti locali: nonostante ci siano i soldi necessari, dopo
aver ottenuto tutte le autorizzazioni - teoricamente potremmo partire domattina
-, non è possibile ancora dare inizio ai lavori per i vincoli derivanti dal Patto
di Stabilità. Tali problemi non si riscontrano solo sulle grandi opere
– ha rimarcato il Sindaco – poiché anche interventi di poche migliaia di
euro, quali il rifacimento di alcune giostrine per bambini (per un
ammontare di 5.700 euro, ndr), soggiacciono al rispetto dei vincoli citati.
Queste doverose procedure rallentano il tempo della risposta alle esigenze dei
cittadini da parte degli amministratori. È un tempo maledetto e occorre essere
fino in fondo consapevoli.”
La serata ha lasciato spazio ai cittadini che hanno rivolto
numerosi quesiti agli esponenti dell'amministrazione, in merito alle entità
delle aliquote IMU (la cui previsione per dicembre è un aumento fino allo 0,96%
per le seconde case) e su casi particolari come gli immobili in disuso, terreni
agricoli ed edificabili, le mancate agevolazioni per famiglie con diversamente
abili.
Al margine, la nota circa la presenza da parte della cittadinanza, che in un’occasione di confronto e partecipazione collettiva su temi così importanti per tutti, come il Bilancio e l’IMU, probabilmente avrebbe dovuto contare su maggiori numeri e arricchirsi del supporto soprattutto di chi, in questi ultimi mesi, ha sempre mostrato attenzione circa l’operato e le scelte dell’amministrazione, attraverso il web, la cartellonistica e/o giornali.
Altrettanto positivo sarebbe anche stato un confronto con la
minoranza, che invece è stata purtroppo quasi del tutto assente e comunque assolutamente
silente.
Sorge a questo punto il dubbio che l’inclusione spesso
invocata e così evidentemente ignorata possa, quindi, essere la maschera alla semplice
cura dell’interesse particolaristico e non certo un utile strumento per il bene
di tutti.
(La riproduzione dell'articolo è severamente vietata)
Articoli correlati:
- 21/05/2012: "Imu: dopo la legge, la parola passa ai Comuni."
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