9 giugno 2012

Bilancio e Imu: imposizioni economiche e scelte politiche, nell’indifferenza del cittadino

Il Sindaco Antonacci e la sua giunta a confronto con la città.

La Redazione

Si è svolta giovedì sera, nel piazzale del Municipio, la conferenza cittadina sul Bilancio di previsione e sull'Imu. Ciò che è emerso per il nostro Comune, così come prospettato dall'assessore al bilancio dott. Giuseppe Santorsola, dalla responsabile del settore economico-finanziario dott.ssa Maria Pompea Rossini e dal Sindaco Avv. Vito Antonacci, è un quadro complesso dal punto di vista economico, molto distante dai fiorenti vissuti del passato, in cui si spendeva senza troppi vincoli. 
Infatti, cominciando dall’incredibile riduzione degli ultimi due anni dei trasferimenti statali destinati al Comune di Adelfia (oltre un milione e mezzo di euro in meno per le casse comunali), ad aggiungere preoccupazione è l'Imu, una tassa che “si scrive municipale” ma che destina il 50% del gettito, di tutto ciò che non è prima casa, alle casse dello Stato.

Un pesante macigno, al limite della vessazione, che purtroppo graverà doppiamente sull’inerme cittadino: prima sulle sue tasche e poi sul bilancio comunale, dove è inevitabilmente previsto un ridimensionamento di taluni servizi pubblici.
Quindi, oltre al danno, la beffa.
Un ulteriore grattacapo per i Sindaci italiani, già stretti dal famigerato Patto di Stabilità che, nei fatti, ostacola la realizzazione di nuove opere e lo sviluppo di idee innovative per la città.
La questione dell'alveo torrentizio – ha sottolineato il primo cittadino di Adelfia - è un esempio concreto di quanto il patto di stabilità sia penalizzante per gli enti locali: nonostante ci siano i soldi necessari, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni - teoricamente potremmo partire domattina -, non è possibile ancora dare inizio ai lavori per i vincoli derivanti dal Patto di Stabilità. Tali problemi non si riscontrano solo sulle grandi opere – ha rimarcato il Sindaco – poiché anche interventi di poche migliaia di euro, quali il rifacimento di alcune giostrine per bambini (per un ammontare di 5.700 euro, ndr), soggiacciono al rispetto dei vincoli citati. Queste doverose procedure rallentano il tempo della risposta alle esigenze dei cittadini da parte degli amministratori. È un tempo maledetto e occorre essere fino in fondo consapevoli.
La serata ha lasciato spazio ai cittadini che hanno rivolto numerosi quesiti agli esponenti dell'amministrazione, in merito alle entità delle aliquote IMU (la cui previsione per dicembre è un aumento fino allo 0,96% per le seconde case) e su casi particolari come gli immobili in disuso, terreni agricoli ed edificabili, le mancate agevolazioni per famiglie con diversamente abili.

Al margine, la nota circa la presenza da parte della cittadinanza, che in un’occasione di confronto e partecipazione collettiva su temi così importanti per tutti, come il Bilancio e l’IMU, probabilmente avrebbe dovuto contare su maggiori numeri e arricchirsi del supporto soprattutto di chi, in questi ultimi mesi, ha sempre mostrato attenzione circa l’operato e le scelte dell’amministrazione, attraverso il web, la cartellonistica e/o giornali.
Altrettanto positivo sarebbe anche stato un confronto con la minoranza, che invece è stata purtroppo quasi del tutto assente e comunque assolutamente silente.
Sorge a questo punto il dubbio che l’inclusione spesso invocata e così evidentemente ignorata possa, quindi, essere la maschera alla semplice cura dell’interesse particolaristico e non certo un utile strumento per il bene di tutti.

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