
La Redazione
Dalla scorsa settimana, tra le principali vie del paese,
sono esposti dei manifesti, a firma dell’Amministrazione Comunale, in cui si
comunicava l’inizio dei lavori di caratterizzazione e messa in sicurezza del
sito ex-Sapa a partire dal 29 Novembre.
Dopo l’incendio divampato tra il 15 e il 16 giugno scorso e
l’altissima soglia di attenzione sempre mantenuta in primis
dall’amministrazione e anche dalla cittadinanza, finalmente si è schiarita una vicenda
a tinte fosche e da troppi anni trascinata nei vari iter burocratici.
Solo nel 2012, infatti, si è giunti ad un provvedimento
serio ed “esecutivo” sulla questione. Numerose ed inedite sono state le assemblee
pubbliche e conferenze cittadine tenute dall’amministrazione comunale con la
volontà sia di tenere costantemente informata la cittadinanza sugli sviluppi della
vicenda, sia per tenere sempre vivo quel senso civico di partecipazione e
responsabilità dell’intera comunità adelfiese verso questo problema storico.
Già dal consiglio comunale all’aperto, tenutosi nel piazzale antistante il
Municipio, pochi giorni dopo l’incendio esploso nell’infernale stabilimento di
concimi, si è percepito infatti l’impegno prioritario assunto dalle istituzioni
interessate alla vicenda.
Importante è stato infatti la determinazione con la quale il
Sindaco Vito Antonacci, data l’urgenza, sia riuscito a far trasformare dalla
Regione Puglia quei 570mila euro, assegnati dalla stessa regione al Comune di
Adelfia già dal 2010 con Fondi FESR 2007-2013, sulla linea 2.5- Rifiuti e
Bonifiche nel Piano Strategico e destinati alla sola caratterizzazione del
sito, in fondi per un immediato intervento non solo di caratterizzazione del
sito, ma anche del rifiuto e della messa in sicurezza del luogo di intervento.
Una importante azione amministrativa che ha trovato nell’intero Consiglio
Comunale l’indispensabile appoggio e nel coinvolgimento della cittadinanza un indispensabile
supporto.
Come rilevato in apertura, il 29
Novembre è stata una giornata di svolta per il “caso Sapa”. Con quel fatidico
“cominciano i lavori” anche il neonato comitato “No Sapa”, durante la propria
iniziativa pubblica, ha tirato un primo piccolo sospiro di sollievo. “In molti ci hanno chiesto il motivo della
costituzione del comitato, visto l’inizio dei lavori di messa in sicurezza. –
sono state le prime parole del presidente del comitato, ing. Vincenzo
Antonicelli -. Noi vogliamo che si
raggiunga il completamento dei lavori, il nostro principale obiettivo. Vogliamo
essere di supporto alle istituzioni verificando che i lavori si svolgano in
ossequio con il crono programma stabilito nel progetto. Il nostro interesse è
quello di mantenere alto il livello di attenzione sulla salute pubblica, e che i
rifiuti possano essere rimossi il prima possibile.”, ha concluso l’ing.
Antonicelli.
Parole che sembravano rasserenare
i cittadini adelfiesi, quando preoccupanti (e forse non casuali…) avvisaglie di
temporale si sono scagliate sulla triste vicenda. Due servizi televisivi,
rispettivamente di Mediaset con “Striscia la notizia” e della tv locale Antenna
Sud, hanno riportato fibrillazione in città. Mentre la prima ha sbandierato un
allarme nazionale per quel che riguarda la salubrità dei prodotti agricoli del
nostro territorio, la seconda ha per giunta denunciato la presenza di camion
abbandonati all’interno dello stabilimento messo sotto sequestro.

I due filmati mandati in onda nel
giro di poche ore l’uno dall’altro e montati con approssimazione e superficialità
da parte degli stessi operatori, hanno obiettivamente lasciato intuire più ad
una volontà di alzare il livello di allarmismo nella cittadinanza, in modo da
ottenere maggiore audience (che per le tv valgono introiti pubblicitari…),
piuttosto che sensibilizzare le istituzioni intorno a questa brutta vicenda.
Strana poi, la tempistica degli
stessi servizi, trasmessi nei giorni immediatamente successivi all’inizio del
cantiere.
È lecito quindi chiedersi: Perché diffondere tali notizie oggi? Perché
farlo in modo così parziale e pericoloso per tutti? Perché oggi e non ieri?
Dov’erano le televisioni in questi anni?
Dinnanzi a tutte queste domande,
parecchie potrebbero essere le riflessioni a margine.
Quel che è certo è che se qualcuno,
in piazza, in giro per la città o sui social network, lamentava la possibilità
da parte di questa amministrazione di porsi delle medaglie “politiche” sulla “vicenda
Sapa” dopo l’impegno e la serietà dimostrata con i fatti in soli 5 mesi, sarebbe
opportuno cominciare seriamente a diffidare del volo di taluni “avvoltoi” in
cerca di un posto al sole.
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