13 dicembre 2012

Sapa: dalla piazza alla tv, ma con qualche bugia...

Dopo l’annunciato inizio dei lavori del Sindaco, l’interessamento di due importanti emittenti nazionali e locali. Polemiche sull’intempestività e sulla superficialità dei servizi girati.
La Redazione





Dalla scorsa settimana, tra le principali vie del paese, sono esposti dei manifesti, a firma dell’Amministrazione Comunale, in cui si comunicava l’inizio dei lavori di caratterizzazione e messa in sicurezza del sito ex-Sapa a partire dal 29 Novembre.
Dopo l’incendio divampato tra il 15 e il 16 giugno scorso e l’altissima soglia di attenzione sempre mantenuta in primis dall’amministrazione e anche dalla cittadinanza, finalmente si è schiarita una vicenda a tinte fosche e da troppi anni trascinata nei vari iter burocratici.
Solo nel 2012, infatti, si è giunti ad un provvedimento serio ed “esecutivo” sulla questione. Numerose ed inedite sono state le assemblee pubbliche e conferenze cittadine tenute dall’amministrazione comunale con la volontà sia di tenere costantemente informata la cittadinanza sugli sviluppi della vicenda, sia per tenere sempre vivo quel senso civico di partecipazione e responsabilità dell’intera comunità adelfiese verso questo problema storico. Già dal consiglio comunale all’aperto, tenutosi nel piazzale antistante il Municipio, pochi giorni dopo l’incendio esploso nell’infernale stabilimento di concimi, si è percepito infatti l’impegno prioritario assunto dalle istituzioni interessate alla vicenda.
Importante è stato infatti la determinazione con la quale il Sindaco Vito Antonacci, data l’urgenza, sia riuscito a far trasformare dalla Regione Puglia quei 570mila euro, assegnati dalla stessa regione al Comune di Adelfia già dal 2010 con Fondi FESR 2007-2013, sulla linea 2.5- Rifiuti e Bonifiche nel Piano Strategico e destinati alla sola caratterizzazione del sito, in fondi per un immediato intervento non solo di caratterizzazione del sito, ma anche del rifiuto e della messa in sicurezza del luogo di intervento. Una importante azione amministrativa che ha trovato nell’intero Consiglio Comunale l’indispensabile appoggio e nel coinvolgimento della cittadinanza un indispensabile supporto.
Come rilevato in apertura, il 29 Novembre è stata una giornata di svolta per il “caso Sapa”. Con quel fatidico “cominciano i lavori” anche il neonato comitato “No Sapa”, durante la propria iniziativa pubblica, ha tirato un primo piccolo sospiro di sollievo. “In molti ci hanno chiesto il motivo della costituzione del comitato, visto l’inizio dei lavori di messa in sicurezza. – sono state le prime parole del presidente del comitato, ing. Vincenzo Antonicelli -. Noi vogliamo che si raggiunga il completamento dei lavori, il nostro principale obiettivo. Vogliamo essere di supporto alle istituzioni verificando che i lavori si svolgano in ossequio con il crono programma stabilito nel progetto. Il nostro interesse è quello di mantenere alto il livello di attenzione sulla salute pubblica, e che i rifiuti possano essere rimossi il prima possibile.”, ha concluso l’ing. Antonicelli.
Parole che sembravano rasserenare i cittadini adelfiesi, quando preoccupanti (e forse non casuali…) avvisaglie di temporale si sono scagliate sulla triste vicenda. Due servizi televisivi, rispettivamente di Mediaset con “Striscia la notizia” e della tv locale Antenna Sud, hanno riportato fibrillazione in città. Mentre la prima ha sbandierato un allarme nazionale per quel che riguarda la salubrità dei prodotti agricoli del nostro territorio, la seconda ha per giunta denunciato la presenza di camion abbandonati all’interno dello stabilimento messo sotto sequestro.
 
Sbigottito anche il Sindaco Antonacci che, tramite il suo profilo di facebook e nei Tg regionali, ha espresso rammarico e perplessità: “Sono senza parole per le verità parziali, per l'omissione di fatti rilevanti da parte dei presenti e per il potenziale danno preventivo cagionato all'economia adelfiese, in un momento già di per sé molto complicato. – ha affermato perentorio il primo cittadino di Adelfia -. Per me sarebbe comodo dire semplicemente di non sentirmi coinvolto e ribadire che, grazie all'impegno dell'Amministrazione che mi onoro di presiedere e delle Istituzioni tutte, finalmente si è imboccato il canale giusto per la soluzione del problema, ma avverto il dovere di difendere l'immagine della città e della nostra agricoltura. Per questo voglio ancora una volta assicurare ai cittadini e ai tanti operatori agricoli, che incessantemente in queste ore mi esprimono preoccupazione per l'accaduto, che non consentirò al protagonismo scomposto di creare allarmismi e produrre più danni di quelli fin qui arrecati. – ha proseguito, rincarando la dose, il Sidaco -. Mi sono indignato quando da Sindaco ho visitato il sito incriminato e lavoro per la ricerca di oggettivi riscontri scientifici, ma oggi, in egual misura, mi indigno se si governa il processo di soluzione con una marcata irresponsabilità. Per la cronaca, i "camion sospetti" sono semplicemente i mezzi della ditta al lavoro per la messa in sicurezza.”
I due filmati mandati in onda nel giro di poche ore l’uno dall’altro e montati con approssimazione e superficialità da parte degli stessi operatori, hanno obiettivamente lasciato intuire più ad una volontà di alzare il livello di allarmismo nella cittadinanza, in modo da ottenere maggiore audience (che per le tv valgono introiti pubblicitari…), piuttosto che sensibilizzare le istituzioni intorno a questa brutta vicenda.
Strana poi, la tempistica degli stessi servizi, trasmessi nei giorni immediatamente successivi all’inizio del cantiere.
È lecito quindi chiedersi: Perché diffondere tali notizie oggi? Perché farlo in modo così parziale e pericoloso per tutti? Perché oggi e non ieri? Dov’erano le televisioni in questi anni?
Dinnanzi a tutte queste domande, parecchie potrebbero essere le riflessioni a margine.
Quel che è certo è che se qualcuno, in piazza, in giro per la città o sui social network, lamentava la possibilità da parte di questa amministrazione di porsi delle medaglie “politiche” sulla “vicenda Sapa” dopo l’impegno e la serietà dimostrata con i fatti in soli 5 mesi, sarebbe opportuno cominciare seriamente a diffidare del volo di taluni “avvoltoi” in cerca di un posto al sole. 

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