5 novembre 2015

Velo Club: intervista al bomber De Sandi alla vigilia del big-match della terza di campionato

Senso di responsabilità, voglia di essere protagonista in campo e amore per la maglia. Le emozioni e le speranze del bomber Michele De Sandi prima della sfida al Dream Team Palo.
di Salvatore Ilacqua


Bomber De Sandi dopo l’esordio in Coppa e Campionato condito sempre con gol, la trasferta di Palo ti vedrà probabilmente nelle vesti di capitano. Quali sono le tue sensazioni per una gara così importante?
Sarà una bella soddisfazione ereditare la fascia di capitano di Leo Di Tommaso anche se mi spiacerà non averlo accanto in campo. Il ruolo di capitano non sarà un peso per me, perché sento comunque la responsabilità del mio ruolo di veterano e di chioccia per il gruppo. La partita contro il Palo sarà difficile come sempre e sarà importante soprattutto riuscire a non perdere contro la capolista, per dare seguito al nostro cammino, dimostrare la nostra crescita e aumentare la fiducia nell’ambiente.

In tre anni con la Velo hai collezionato 75 presenze e 62 gol, con il ruolo di massimo marcatore della squadra. Quali sono gli obiettivi per te e per la Velo in questo campionato?
È un piacere far parte di questa società e spero di poterne far parte nel futuro perché siamo innanzitutto un bel gruppo. Spero di migliorare i risultati passati e di poter superare il record personale dei 25 gol stagionali per aiutare la squadra a raggiungere un risultato positivo in campionato. Dopo tanti anni il mio obiettivo personale è quello di poter fare almeno i play off con questi colori, anche se per scaramanzia non dovrei dirlo…

Dopo tre anni sotto la guida di Mr Coppi, lavori con il Mr De Candia. Quale impressione ti ha dato e cosa potrà darvi di più?
Devo molto a Vito Coppi per avermi cercato tre anni fa, inserito nella squadra e creduto in me nei momenti di difficoltà. Alla fine ha avuto ragione perché sono tornato a fare gol, a giocare bene e con continuità. Mr De Candia mi ha dato subito l’impressione di essere un allenatore capace e con idee di gioco nuove e adatte alle nostre caratteristiche tecniche. Stiamo cercando tutti di applicarci al meglio per trasformare queste idee in risultati concreti che non siamo riusciti a raggiungere in passato solo per nostri demeriti personali o per la paura di sbagliare.

Questo anno i veterani sono chiamati anche al ruolo guida di un gruppo di giovani bravi calciatori ricercati per costruire il futuro di questa società. Come ci si sente dinnanzi a questa responsabilità e cosa speri potranno dare a questa squadra?
Una bella responsabilità, non c’è che dire. Però sarà un piacere essere un esempio per loro, insegnargli ad amare questa maglia. Dei nuovi arrivati mi ha impressionato la propensione al lavoro, la costanza e la volontà di imparare. Qualcuno lo conoscevo già ma la loro applicazione in campo mi ha davvero sorpreso. Il gruppo degli under e dei ‘98 e ’99 si stanno inserendo bene e anche se in questo momento sono stati utilizzati poco, stanno bruciando davvero le tappe. Sono sicuro che saranno il futuro solido di questa squadra, perché la società crede molto in loro e sta scommettendo forte. Sono certo che se saranno pazienti e continueranno a seguire i nostri consigli e quelli del mister, con questa costanza e caparbietà potranno dare una mano sul campo già in questo campionato, come per esempio è accaduto sabato scorso contro l’Azetium Rutigliano per Rocco Nicassio, classe ’98.

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