Classe '95 e figlio del "progetto giovani" della Velo, alla vigilia della sfida al Noci c5 Alessio Ripoli parla della sua voglia di confermarsi e degli obiettivi per questo campionato.
Anzitutto vorrei dire che per me è un onore e un orgoglio far parte di questa grande famiglia per il quarto anno di fila. Per la mia crescita sportiva è stata fondamentale una società che ha sempre messo al centro del progetto i giovani, l'esperienza maturata con i mister con cui ho avuto il piacere di lavorare e dai consigli ricevuti dai "veterani". In generale da una bellissima realtà che aiuta la crescita dei ragazzi.
Questo anno un nuovo mister. Cosa ti ha colpito e cosa può dare di più a te e alla Velo?
Il mr De Candia è la vera novità quest'anno. Mi ha colpito di lui, oltre la sua preparazione tecnica, la maniera in cui ha saputo inserirsi in questo gruppo (iniziando in punta di piedi). Penso che, malgrado la sua giovane età, possa condividere con la squadra tutta la sua esperienza, maturata in categorie superiori alla nostra. È una figura che può far fare alla Velo Club il decisivo salto di qualità.
Dopo il pari ad Altamura sabato vi aspetta una gara difficile con il Noci c5. Cosa sarà importante per affrontare al meglio questa sfida?
Il pareggio ad Altamura è stato molto importante, poiché si è rivista l'essenza lottatrice di questa squadra, nonostante tantissime assenze. Per affrontare il prossimo impegno sarà fondamentale il lavoro in allenamento, l'ascolto dei consigli del mr De Candia e, durante i 60 minuti, il solito senso di abnegazione per la maglia che porta una squadra alla vittoria.
Dopo tre anni a cosa deve ambire questa Velo? E le tue prospettive personali per questo campionato?
Questa Velo può e deve decisamente ambire ad risultati importanti. Ma per far ciò non servono grandi proclami, ma tanto e duro lavoro e unità di intenti. Dal punto di vista personale lavoro ogni allenamento per migliorarmi, senza sedermi mai sugli allori, anche perché per me è arrivato il momento di confermarmi come punto importante di questa squadra e non solo come un ragazzino emergente, e per questo dovrò crescere anche dal punto di vista mentale e comportamentale.
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